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Pompei – Tempio dello Spirito e del Santo Rosario

Pompei

 

POMPEI è DONO DI DIO

Tempio dello Spirito, luogo di conversione e di riconciliazione, di misericordia e di preghiera, di spiritualità e di santità.  È città di Maria, venerata come Vergine del Rosario, alla cui scuola milioni di pellegrini imparano ad ascoltare le parole del suo figlio Gesù e a farne una ragione di vita.

POMPEI È DONO DELL’AMORE DI BARTOLO LONGO

Un innamorato della vita, un avvocato santo, che, animato da una straordinaria pietà mariana, ha impegnato tutta la vita a servizio del Vangelo, costruendo una nuova città dell’amore.

POMPEI È ROSARIO

Progetto di vita, via che conduce alla contemplazione dei misteri della salvezza, rifugio sicuro nelle prove della vita, catena che lega i cuori a Dio e ci fa fratelli. È Supplica, preghiera filiale, fiduciosa e devota alla Madre del Signore. È missione mariana, mandato apostolico, servizio della Parola, impegno di annuncio della buona notizia del Vangelo con Maria e per Maria, la Vergine dell’ascolto e del fiato.

 

POMPEI È LABORATORIO DI SOLIDARIETÀ E DI PROMOZIONE UMANA

migliaia di ragazzi e ragazze, di uomini e donne, vittime del disagio sociale, sono stati accolti e restituiti alla propria dignità umana, sperimentando il calore di una casa e di una famiglia.

POMPEI È CROCEVIA DI UOMINI E DI POPOLI

di culture e di nazionalità, luogo di incontro di una umanità assetata di Dio e desiderosa di legalità e di giustizia, di speranza e di pace. È portale d’eternità, proiezione dell’umanità nel tempo di Dio, profezia sul futuro dell’uomo e della storia. È “città posta sul monte” per indicare a tutti gli uomini di buona volontà il cammino da compiere per raggiungere, guidati dalla Vergine Maria, la città di Dio, la santa Gerusalemme

 

La Basilica del Santo Rosario di Pompei

La Storia

La Basilica di Pompei, ufficialmente conosciuta come la Basilica Pontificia di Santa Maria del Rosario, è una chiesa cattolica situata nella città di Pompei.

La chiesa è uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio cattolico in Italia ed è dedicata alla Madonna del Rosario.

La storia della Basilica di Pompei inizia nel 1872, quando un avvocato italiano di nome Bartolo Longo si convertì al cattolicesimo e decise di dedicare la sua vita alla costruzione di una chiesa dedicata alla Madonna. Bartolo Longo si recò a Pompei per studiare l’archeologia e la storia dell’antica città romana, ma rimase affascinato dalla devozione popolare per la Madonna del Rosario, che era venerata in una cappella locale.

Longo decise di ricostruire la cappella e trasformarla in una grande chiesa. Grazie al sostegno finanziario dei fedeli, iniziò i lavori di costruzione della chiesa nel 1876. La chiesa fu completata nel 1891, grazie alla generosità dei fedeli di tutto il mondo.

La Basilica di Pompei è stata progettata dall’architetto italiano Giovanni Rispoli in stile neogotico. La facciata della chiesa è decorata con tre portali, raffiguranti scene del Vangelo, e con una grande rosone. L’interno della chiesa è a tre navate, con altari laterali dedicati a diversi santi e sante.

Il punto focale della chiesa è il santuario della Madonna del Rosario, che si trova dietro l’altare maggiore. Il santuario è decorato con affreschi che raffigurano la storia della Madonna del Rosario e delle apparizioni di Maria a Bartolo Longo. Il santuario ospita anche la statua della Madonna del Rosario, una delle più belle opere d’arte barocca del XVIII secolo.

Nel 1901, la chiesa fu elevata al rango di basilica minore dal Papa Leone XIII. Nel 1950, la chiesa fu visitata dal Papa Pio XII, che la definì il “cuore mariano dell’Italia”. La basilica di Pompei è stata anche visitata da molti altri papi, tra cui Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco.

Ogni anno, milioni di fedeli visitano la Basilica di Pompei per pregare e partecipare alle messe. La chiesa è considerata uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio cattolico in Italia e nel mondo, e la sua storia e la sua bellezza attirano fedeli e turisti da ogni parte del mondo.

Pompei

Il Quadro

La Storia

 La storia del quadro risale al XIX secolo, quando la città di Pompei era un piccolo villaggio. L’ icona della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei (alta cm 120 e larga cm 100) presenta l’immagine della Madonna in trono con Gesù in braccio; ai suoi piedi, san Domenico e santa Caterina da Siena.

La Vergine reca nella mano sinistra la corona del Rosario che porge a santa Caterina, mentre Gesù, poggiato sulla sua gamba destra, la porge a san Domenico. In questo quadro si possono riconoscere tre grandi spazi.

Lo spazio in alto, nel quale l’umile ma solenne figura di Maria in trono invita la Chiesa a portarsi verso il mistero della Trinità.

Lo spazio in basso è quello della Chiesa, il corpo mistico, la famiglia che ha in Gesù il suo capo, nello Spirito il suo vincolo, in Maria il suo membro eminente e la sua Madre.

Lo spazio laterale, rappresentato dagli archi, porta al mondo, alla storia, verso cui la Chiesa ha il debito di essere “sacramento”, offrendo il servizio dell’annuncio evangelico per la costruzione di una degna città dell’uomo.

La via che unisce questi spazi è il Rosario, sintesi orante della scrittura, posta quasi come fondamento ai piedi del trono, e consegnato dal Figlio e dalla Madre come via di meditazione e assimilazione del Mistero.

Quest’Icona fu data a Bartolo Longo da Suor Maria Concetta De Litala, del Convento del Rosariello a Porta Medina di Napoli. La religiosa l’aveva avuta in custodia da padre Alberto Radente, confessore del Beato.

Per trasportarlo a Pompei, il Longo l’affidò al carrettiere Angelo Tortora che, avvoltala in un lenzuolo, l’appoggiò su di un carro di letame. Era il 13 novembre 1875, data di nascita della Nuova Pompei, ricordata ogni anno con una giornata di preghiera, durante la quale i fedeli, ammessi alla venerazione diretta del Quadro, affidano alla Vergine le loro speranze.

È straordinario vedere come, fin dalle prime ore del mattino, migliaia e migliaia di persone di ogni età, provenienza e ceto sociale, si mettano ordinatamente in fila ed attendano, anche diverse ore e, talvolta, in situazioni climatiche veramente difficili, per stare più vicini alla Madonna ed esprimerle con affetto i loro sentimenti più intimi. Il quadro, però, necessitava di un restauro e fu posto alla venerazione dei fedeli soltanto il 13 febbraio 1876.

Nello stesso giorno, a Napoli, avvenne il primo miracolo per intercessione della Madonna di Pompei: la dodicenne Clorinda Lucarelli, giudicata inguaribile dall’illustre prof. Antonio Cardarelli, guarì perfettamente da terribili convulsioni epilettiche. In seguito, Bartolo Longo affidò l’Icona al pittore napoletano Federico Maldarelli per un ulteriore restauro, chiedendogli anche di trasformare l’originaria Santa Rosa in Santa Caterina da Siena. Nel 1965, fu effettuato, al Pontificio Istituto dei Padri Benedettini Olivetani di Roma, un restauro altamente scientifico e, il 23 aprile, l’Icona fu incoronata da San Paolo VI nella Basilica di San Pietro. Nel 2000, per il 125° anniversario, il Quadro ha sostato per cinque giorni nel Duomo di Napoli, dove è stato venerato da migliaia di fedeli. Il ritorno a Pompei è stato fatto a piedi, seguendo il tracciato del 1875, con
diverse soste nelle città della provincia.

Per tutto il giorno centinaia di migliaia di persone hanno affollato il percorso di trenta chilometri che separa Pompei dal capoluogo. Quando, in piena notte, il Quadro è tornato a Pompei, è stato accolto da una città in festa. Il 16 ottobre 2002, il Quadro è tornato a piazza San Pietro, per esplicita richiesta di San Giovanni
Paolo II, che, accanto alla “bella immagine venerata a Pompei”, ha firmato la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, con la quale ha introdotto i cinque nuovi misteri della luce, ed ha indetto l’Anno del Rosario. Anche durante il suo secondo pellegrinaggio a Pompei, il 7 ottobre 2003, Papa Wojtyla è stato accolto sul palco posto dinanzi alla Basilica dall’icona della Vergine di Pompei, da lui tanto amata.

Tra ottobre e dicembre del 2012, il Quadro è stato oggetto di un ulteriore intervento di conservazione a cura dei Laboratori dei Musei Vaticani

Ancora oggi, il Quadro della Beata Vergine di Pompei continua ad essere venerato da migliaia di fedeli che giungono a Pompei da tutto il mondo per pregare e chiedere la protezione e l’intercessione della Madonna del Rosario.

il quadro della beata vergine di pompei

La Supplica

La Storia

La Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei è una preghiera molto amata e popolare tra i cattolici di tutto il mondo. La preghiera ha una lunga e interessante storia che risale al XIX secolo.

La città di Pompei, in provincia di Napoli, è famosa per essere stata sepolta dalla cenere e dalla lava del vulcano Vesuvio durante l’eruzione del 79 d.C. Tuttavia, nel XIX secolo, la città era in rovina e quasi abbandonata. Nel 1872, un sacerdote di nome Bartolo Longo iniziò a lavorare per la ricostruzione della città e per la conversione dei suoi abitanti al cattolicesimo.

Padre Longo era un uomo molto pio, e credeva che la preghiera potesse essere un potente strumento per la conversione e la guarigione. Nel 1883, mentre era in preghiera, ebbe una visione della Vergine Maria, che gli chiese di diffondere la devozione del Rosario e della Supplica di Pompei.

Padre Longo iniziò a diffondere la preghiera, e nel giro di pochi anni divenne molto popolare tra i cattolici italiani e poi in tutto il mondo. La preghiera è conosciuta per il suo tono appassionato e supplichevole, in cui i fedeli chiedono l’intercessione della Madonna del Rosario per le loro necessità spirituali e materiali.

La supplica è diventata particolarmente associata alla città di Pompei, dove migliaia di pellegrini si riuniscono ogni anno il primo maggio per partecipare alla celebrazione della Madonna del Rosario di Pompei. La celebrazione culmina con la recita della Supplica, che viene letta a gran voce da un sacerdote dal balcone della Basilica del Santuario.

Oltre a essere una preghiera di grande devozione, la Supplica di Pompei è stata anche oggetto di controversie. Alcuni critici hanno accusato Padre Longo di aver usato la preghiera per arricchirsi e aumentare il suo potere nella città di Pompei. Tuttavia, molti cattolici credono che la preghiera sia un dono di grazia dalla Vergine Maria, e che continui ad aiutare i fedeli in tutto il mondo.

In conclusione, la Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei è una preghiera molto amata e venerata dalla comunità cattolica. La sua storia affascinante e la sua popolarità continua a dimostrare il potere della preghiera e la devozione alla Madonna.

supplica della madonna di pompei

La Supplica

La Preghiera

O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti nel tuo Tempio di Pompei, in questo giorno solenne, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie. Dal Trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso su di noi, sulle nostre famiglie, sull’Italia, sull’Europa, sul mondo. Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell’anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono. O Madre, implora per noi misericordia dal Tuo Figlio divino e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori. Sono nostri fratelli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo sensibilissimo Cuore. Mostrati a tutti quale sei, Regina di pace e di perdono.

Ave Maria
 
È vero che noi, per primi, benché tuoi figli, con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore.
Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma tu ricordati che sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il testamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori. Tu dunque, come Madre nostra, sei la nostra Avvocata, la nostra speranza. E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: Misericordia! O Madre buona, abbi pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto dei nostri nemici e di tanti che si dicono cristiani, eppur offendono il Cuore amabile del tuo Figliolo. Pietà oggi imploriamo per le Nazioni traviate, per tutta l’Europa, per tutto il mondo, perché pentito ritorni al tuo Cuore. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia!

Ave Maria

Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci! Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i tesori delle Sue grazie e delle Sue misericordie.
Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio, splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli. Tu distendi il tuo dominio per quanto sono distesi i cieli, e a te la terra e le creature tutte sono soggette. Tu sei l’onnipotente per grazia, tu dunque puoi aiutarci. Se tu non volessi aiutarci, perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, non sapremmo a chi rivolgerci. Il tuo cuore di Madre non permetterà di vedere noi, tuoi figli, perduti, Il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia e la mistica Corona che miriamo nella tua mano, ci ispirano fiducia che saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, e, oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate grazie.
 
Ave Maria

Chiediamo la benedizione a Maria

Un’ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina, che non puoi negarci in questo giorno solennissimo. Concedi a tutti noi l’amore tuo costante ed in modo speciale la materna benedizione. Non ci staccheremo da te finché non ci avrai benedetti. Benedici, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice. Agli antichi splendori della tua Corona, ai trionfi del tuo Rosario, onde sei chiamata Regina delle Vittorie, aggiungi ancor questo, o Madre: concedi il trionfo alla Religione e la pace alla Società umana. Benedici i nostri Vescovi, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l’onore del tuo Santuario. Benedici infine tutti gli associati al tuo Tempio di Pompei e quanti coltivano e promuovono la devozione al Santo Rosario. O Rosario benedetto di Maria, Catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo d’amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia, a te l’ultimo bacio della vita che si spegne. E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra ed in cielo. Amen.

Salve Regina

Le Date

Ecco alcune di queste date:

  • 2 febbraio: festa della Presentazione del Signore (Candelora).
  • 13 maggio: anniversario della consacrazione della Basilica Pontificia di Pompei.
  • Ultima domenica di maggio: festa della Beata Vergine del Rosario di Pompei.
  • 16 luglio: anniversario della morte di Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei.
  • 8 settembre: festa della Natività della Beata Vergine Maria.
  • 7 ottobre: festa del Santo Rosario.

Tuttavia, è importante ricordare che la supplica può essere recitata in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, da chiunque desideri esprimere la propria devozione alla Madonna del Rosario di Pompei.

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